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A Bologna asfalto in via Santo Stefano, il commento di Felicori: “Fatto alla carlona…”

PoliticaA Bologna asfalto in via Santo Stefano, il commento di Felicori: “Fatto alla carlona…”

BOLOGNA – Poteva essere fatta in modo un po’ più sofisticato (e meno “alla carlona”), ma è una scelta di buon senso. È il commento di Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura, sull’operazione di asfaltatura di via Santo Stefano-via Farini, a Bologna, che ieri ha mandato su tutte le furie il centrodestra. L’asfaltatura, che ha coperto gli storici basoli, è solo temporanea ed è legata a esigenze stradali: alla luce della chiusura di via San Vitale per via del cantiere della torre Garisenda, infatti, molti autobus vengono deviati su Santo Stefano. L’obiettivo del Comune era rendere ‘a prova di bus’ l’asse del centro storico (e proteggere i pavimenti originari), visto che il traffico è aumentato molto in seguito alla chiusura di via San Vitale causa Garisenda. Del resto, “basoli e bus sono incompatibili” dice Felicori. Che addirittura si dice favorevole ad una asfaltatura permanente per le strade percorse dagli autobus. In realtà, su via Santo Stefano e via Farini i basoli torneranno. Sono stati solo temporaneamente coperti. In modo un po’ ‘brutale’, forse. Un intervento diretto di ristrutturazione dei basoli sarebbe stato, invece, decisamente troppo lungo.

LE PAROLE DI FELICORI

L’asfaltatura, dice Felicori, poteva essere fatta “in modo un po’ più sofisticato, in fondo siamo nella strada ottocentesca più elegante della città“. Però le polemiche sono state eccessive: “Ma perché essere affetti dal riflesso pavloviano per cui ogni cosa che fa il Comune è sbagliata? In questo caso è una azione che mi sembra ragionevole, per non aumentare il numero dei cantieri aperti in città“, scrive Felicori sui social.
Anzi, “come ho scritto diversi anni fa in occasione dei lavori in via Ugo Bassi- prosegue Felicori- secondo me l’asfaltatura delle strade percorse dai bus dovrebbe essere permanente, perché evidentemente basoli e bus sono incompatibili; ma di contro il Comune dovrebbe impegnarsi a pavimentare con sanpietrini, sassi di fiume e altre pietre storiche, tutte le strade e i vicoli non percorsi da linee urbane, ma purtroppo asfaltate”. Poi “è vero che la provvisorietà non è una buona ragione per fare le cose ‘alla carlona’ e, qualora l’intervento attuale sia terminato (questo non lo so) va detto che si poteva realizzare in modo un po’ più sofisticato, in fondo siamo nella strada ottocentesca più elegante della città”.

ORIOLI: “POLEMICHE STRUMENTALI”

Ieri, contro la polemica “demagogica” sollevata dal centrodestra, era insorta anche l’assessora comunale alla Mobilità, Valentina Orioli: quella del Comune, ha detto, “è una scelta temporanea e di buon senso. Intervenire sui basoli come dice la destra avrebbe significato aprire un cantiere di molti mesi su un asse stradale che in questo momento, anche a causa della chiusura della viabilità legato al cantiere della Garisenda – che paiono aver dimenticato – assorbe un importante parte della mobilità cittadina”.

La copertura temporanea, ha ricordato l’assessora, “serve proprio a proteggere la pavimentazione originaria dall’aumento del carico di mobilità, che verrà ripristinata dopo la conclusione del cantiere del tram, insieme a tutte le altre vie riqualificate che l’opera lascerà in eredità alla città”. Orioli non dubbi: La polemica ha il solo scopo di alimentare i malumori che comprensibilmente possono esserci in questa fase, che affronteremo con la stessa attenzione con cui stiamo accompagnando tutti i cantieri più impattanti”.

Infine, a chi si chiede se la Soprintendenza sia stata interpellata, Orioli ha risposto così: “Vorrei dire a Lega e Fratelli d’Italia che possono risparmiare la segnalazione alla Sovrintendenza che è stata ovviamente informata di questa decisione, peraltro ampiamente annunciata già ai tempi della chiusura di San Vitale”.

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