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Mo. Tajani: “Preoccupati per la sicurezza dei nostri militari in Libano”

PoliticaMo. Tajani: “Preoccupati per la sicurezza dei nostri militari in Libano”

ROMA – Timori per la sicurezza dei militari presenti in Libano, dove si tenta, con gli alleati, di evitare una escalation e si sta dalla parte delle parole di Antony Blinken, per un cessate il fuoco “imperativo” a Gaza. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani interviene a più riprese in giornata sul tema della crisi in Medio Oriente, sollecitato prima alla Camera, poi dai cronisti prima della visita programmata al carcere di Paliano, in provincia di Frosinone.

“Non vogliamo che il Medio Oriente piombi in una guerra aperta, che non interesserebbe né i popoli della regione, né nessuno”: lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante un’interrogazione alla Camera dei deputati per riferire sull’evoluzione della situazione in Medio Oriente. “Oggi pomeriggio- ha proseguito il ministro Tajani sulla crisi in Medio Oriente- sentirò il vicepremier degli Emirati Arabi Uniti e più tardi avrò una riunione con gli ambasciatori della regione e con l’Unità di crisi per fare un punto operativo, anzitutto sulla sicurezza dei nostri connazionali“.

Sul tema è tornato poi, rispondendo ai cronisti, prima della visita al carcere di Paliano in provincia di Frosinone, confermando che l’Italia è allineata alla posizione espressa dal segretario di Stato Usa Antony Blinken, per un cessate il fuoco “imperativo” a Gaza, dopo l’uccisione in Iran del capo di Hamas, Ismail Haniye. Il ministro ha poi ribadito le preoccupazioni per la situazione nell’area mediorientale “Stiamo lavorando per evitare una escalation”. E i timori per la situazione dei connazionali: “L’Italia sta monitorando la situazione relativa alle missioni che vedono la partecipazione di suoi contingenti in Medio Oriente- va avanti infatti- Stiamo seguendo anche con il ministro Crosetto”.

Due sono i contingenti italiani nell’area, ha ricordato Tajani, uno dipende dalla Nazioni unite, di stanza nella regione del Libano meridionale, al confine con Israele, “per cui Crosetto ha chiesto alle Nazioni unite di verificare la situazione”, valutando anche un cambio delle regole di ingaggio. Poi, il secondo contingente, a Beirut: “La sicurezza anche dei militari ci preme tantissimo- ha concluso- seguiamo la nostra unità di crisi e dalle nostra ambasciate anche le situazioni dei nostri connazionali”.

“IN VENEZUELA OLTRE 160 MILA ITALIANI”

Si è quindi agganciato alla crisi dall’altra parte del globo in Venezuela dove “Sono più di 160 mila gli italiani iscritti all’Aire- spiega- in Venezuela c’è una delle nostre più grandi comunità interazionali e anche lì seguiamo la situazione con l’ambsciata a Caracas e nei nostri consolati”.

L’articolo Mo. Tajani: “Preoccupati per la sicurezza dei nostri militari in Libano” proviene da Agenzia Dire.

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